Donare i capelli: intervista all’associazione “Un Angelo per Capello”

Post ad alto contenuto di risposte. A partire da “Donare capelli in Italia?”.
Vi presento “Un Angelo per Capello”.
Le mie domande sono in verde, le loro risposte sono in corsivo e mi sono permessa di mettere in grassetto le parti più importanti, così da non tagliare in nessun modo nessuna loro risposta!

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Innanzitutto un po’ di storia:
– quand’è nata l’associazione “Un Angelo per Capello?”
– come mai avete pensato di aprire quest’associazione?

Un Angelo per Capello è un progetto nato nel 2014, fortemente voluto dal Sindaco di Santeramo Prof. Michele D’Ambrosio e dall’Amministrazione comunale di Santeramo, con la collaborazione dell’associazione OASI DELLA SALUTE, del Laboratorio Urbano MEDIAVISION, dell’azienda CALVICLINICA di Bari e dei parrucchieri di Santeramo.

Per dare maggiore risonanza a questa iniziativa si è pensato di realizzare un evento che coinvolgesse la cittadinanza e le associazioni del territorio. L’obiettivo, infatti, era ed è quello di sensibilizzare. Molti, se non la gran parte, non sapevano che con la donazione di una piccola ciocca si poteva fare qualcosa di molto importante per gente meno fortunata e bisognosa di aiuto.

La manifestazione, svoltasi nel maggio 2014, inizialmente avrebbe avuto lo scopo di contribuire all’informazione sul tema dedicando solo 6 ore (suddivise in 2 giornate) alla raccolta/donazione. In questo poco tempo sono stati raccolti più di 6 kg. di capelli.

La risposta della gente è stata a dir poco impressionante. Centinaia di persone donne, uomini e tantissime ragazze e ragazzi ma anche bambini hanno capito l’importanza del tema e hanno letteralmente invaso la sala “Giandomenico” (come anche documentato nel video realizzato da Mediavision) dove si svolgeva la raccolta dei capelli.

A perorare la causa è stata anche la madrina dell’evento Nica Lacorazza, paziente oncologica, che con molta disponibilità e molta umiltà ha raccontato la sua incessante lotta contro la malattia.

Il successo dell’iniziativa però non si è arrestato. Subito dopo l’evento, grazie all’interessamento dei parrucchieri locali e grazie alla potenza del web e dei social, le donazioni hanno iniziato e stanno continuando ad arrivare massicce.

Attualmente stiamo portando avanti le pratiche per costituire ufficialmente una associazione Onlus che gestisca il progetto e ne curi nel dettaglio tutte le fasi.

– dov’è la vostra sede? Avete modo di operare anche nel resto d’Italia (magari partecipando ad eventi o manifestazioni?)

La nostra sede operativa è presso il Laboratorio Urbano Mediavision di Santeramo in Colle.
Data la portata mediatica, specie attraverso i social, che il progetto sta ricevendo stiamo pensando di organizzare manifestazioni di sensibilizzazione e di raccolta ciocche partendo dalle città limitrofe (Matera, Bari, etc.) e in aree “simbolo” come zone del napoletano (dilaniate dai problemi causati dalla “Terra dei Fuochi”) o nel tarantino che patiscono gli effetti devastanti delle nubi tossiche delle acciaierie dell’Ilva.

Non escludiamo, limitatamente alle nostre disponibilità, di partecipare ad eventi sul tutto territorio nazionale. Sono tempi difficili ma il nostro impegno e la nostra volontà non verrà mai meno.

Domande che ricevo spesso, sulle donazioni di capelli, riguardano proprio l’atto pratico della donazione:
– come devono essere i capelli donati?
– C’è una lunghezza minima da rispettare? Come si fa per i capelli scalati?
– Tinte, permanenti, henné, capelli grigi, qualcuno di questi criteri esclude la possibilità di donare?
– I capelli ricci vanno misurati normalmente o tenendo il ricciolo teso per vedere quant’è lungo davvero?
– Cosa devo dire al parrucchiere? Ci sono parrucchieri convenzionati, che magari raccolgono capelli per voi?

Donare è semplicissimo e non richiede molto tempo.
E’ occorrente tagliare una ciocca di capelli puliti lunga almeno 25cm.
Non vi è alcun problema se i capelli sono stati sottoposti a tinte, permanenti così come ad altri trattamenti. In questi casi sarà soltanto necessario tagliare una ciocca leggermente più lunga.
Diverso, invece, è il caso dei capelli ricci. Il capello riccio va misurato normalmente e non tenendo il ricciolo teso.
Tanti parrucchieri locali hanno aderito al progetto e continuano nell’informazione e nella sensibilizzazione dei propri clienti sul tema.
Ovviamente il progetto è aperto alla partecipazione di tutti. Altri parrucchieri – anche di paesi limitrofi – disposti ad aderire al progetto devono solo contattarci per ricevere assistenza ed informazioni circa le modalità di raccolta e conferimento delle ciocche.

Passiamo ora a domande più “burocratiche”
– Come vanno inviati? Raccolti in una coda, in una treccia? Semplicemente in busta chiusa o dobbiamo prendere qualche accorgimento in più? (Per esempio una busta di plastica chiusa, infilata in una busta imbottita?)
– A chi vanno inviati, a quale indirizzo si devono spedire le donazioni?
– Come faccio a sapere se avete ricevuto i miei capelli? Mi mandate almeno un’email di avvenuta ricezione?

I capelli tagliati devono essere raccolti in una coda o in una treccia, inseriti in una busta imbottita da corrispondenza e inviati al seguente indirizzo:

Mediavision Soc. Coop.
C.da Montefreddo,2
70029 Santeramo in Colle (BA)

Una e-mail di conferma, o un messaggio tramite social, verrà invita al momento della ricezione della ciocca.

A tutti i donatori chiediamo di allegare la foto che li ritrae assieme alla propria ciocca. E’ grazie a questo espediente che in molti hanno scoperto e continuano a scoprire questa bellissima iniziativa alla quale, come dicevamo, stanno aderendo in tantissimi da tutte le parti d’Italia.

Le foto, una volta pervenute, vengono pubblicate sul sito (www.unangelopercapello.it) e sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento (www.facebook.com/unagelopercapello) che documenta il progetto nelle sue fasi.

E adesso entriamo proprio nel vivo:
– a chi vi rivolgete per la produzione di parrucche?
– quanti capelli ci vogliono per creare una parrucca? Che procedimento c’è per realizzare una parrucca da capelli veri?
– come coprite i costi di produzione delle parrucche?
– come viene deciso a chi destinare una parrucca? E viceversa, cosa deve fare chi vorrebbe una parrucca?
– quante ne avete prodotte e donate finora?
– c’è modo di verificare i vostri dati?

Nostro partner, sin dall’inizio del progetto, è l’azienda CALVICLINICA di Bari, laboratorio di tricologia specializzato in produzione di protesi in capelli lavorati interamente a mano e su misura.
Abbiamo l’opportunità di fornire due diverse tipologie di parrucche: quelle organiche e inorganiche.
Stando agli accordi stabiliti mediante un protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune di Santeramo e la stessa CALVICLINCA a fronte di un conferimento di circa 800 grammi di capelli l’azienda ci fornisce, gratuitamente, una parrucca sintetica. Per ricevere, invece, una parrucca di capelli veri occorre fornire un quantitativo di circa 3 kg di capelli.
Attualmente le richieste sono orientate, maggiormente, sulla tipologia inorganica. La scelta su questa tipologia è ricaduta in quanto la parrucca sintetica necessita di minor accortezze rispetto a quella realizzata con capelli naturali. Fornire parrucche inorganiche (di alta qualità, solo un occhio esperto riesce a capire che non si tratta di capelli veri), inoltre, ci permette di far fronte alle diverse e numerose richieste cui siamo chiamati a rispondere.
Il nostro progetto mira essenzialmente a fornire aiuto e supporto ai pazienti oncologici che non possono sopportare l’acquisto di una parrucca. La richiesta di fornitura della parrucca, inoltre, è corredata da un certificato medico attestante un trattamento chemioterapico del paziente.
Sebbene dunque la nostra mission sia questa cerchiamo di accontentare tutte le richieste che riceviamo senza entrare troppo nel merito delle situazioni economiche dei pazienti (essenzialmente per questioni di privacy) ma soprattutto perché è bene rimettersi alla coscienza e al reale stato di bisogno di chi ci richiede aiuto.
Attualmente siamo riusciti ad accontentare tutte le 6 richieste ricevute.

Mi rendo conto che le ultime domande siano molto dirette, ma la preoccupazione maggiore che ho riscontrato nei commenti che ho ricevuto riguarda proprio l’affidabilità e la trasparenza dell’associazione a cui ci si affida, quindi perdonate il fuoco di fila, ma ho dovuto chiedere! Credo siano le domande che voi stessi ricevete con più frequenza, sarebbe bello poter dissipare questi dubbi definitivamente!

Ultime domande di tipo pratico:

Quali sono i vostri contatti e riferimenti, per qualcuno che dovesse essere ancora curioso di qualche cosa o volesse diventare volontario o aiutarvi in qualsiasi modo?
Avete un sito, un’email?

Tutte le informazioni sul progetto sono pubblicate sul sito ufficiale del progetto www.unangelopercapello.it e sulla pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/unagelopercapello. La forza del progetto sta appunto nella squadra e quindi il supporto, l’aiuto e la disponibilità di altre persone non potranno che contribuire alla crescita e alla riuscita di questo progetto. Chiunque voglia aiutarci, siano essi volontari o altri parrucchieri d’Italia che vogliono divenire nostri supporter, può contattarci tramite questi canali.

Ancora grazie mille per la disponibilità e per la pazienza di rispondere a tutte queste domande!!!

Altri post sulle donazioni di capelli:
Prima donazione – Locks of love (parte uno)
Prima donazione (parte due)
Seconda donazione – Haarstitching (parte uno)
Seconda donazione (parte due)
Donare i capelli: fidarsi o no?

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2 pensieri su “Donare i capelli: intervista all’associazione “Un Angelo per Capello”

    1. Euforilla Autore dell'articolo

      Ciao Elisa, non so risponderti di preciso, a me verrebbe spontaneo inviargliela per email (molto più semplice fra smartphone e tutto il resto!), però puoi sempre provare a chiedere direttamente a loro, tutti i contatti li trovi nell’articolo :)

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