Toccare il cielo con un Burrito (ricetta del Chili con Carne)

Questo post non era in programma, non pensavo l’avrei scritto, ma è da ieri sera che le mie papille gustative cantano, quindi mi sembra giusto rendervi edotti di questa golosissima ricetta.

Epperò come mio solito vi racconto anche un po’ di retroscena!

Qualche weekend fa andiamo a cena da amici, per sperimentare un po’ di Tex Mex fatto in casa. Faccio da assistente cuoco alla mia amica che voleva ripetere l’esperimento riuscito del chili con carne. Affettiamo, soffriggiamo, rimestiamo, speziamo.
Si mangia.
In quattro abbiam fatto fuori una porzione per sei persone.

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Mi riprometto quindi di rifare la ricetta, prima o poi, a casa. Intanto parte la disamina post-assaggio che neanche il patologo di CSI disseziona così bene.
“Quell’altro però m’era venuto meglio, devono essere i fagioli, prendili rossi mi raccomando” e simili.
(Oh, buono era buono, ma io la mia amica la capisco: se provo una ricetta e non mi viene come pensavo, sto a fargli tutti i cavilli del mondo!)

Allora, ovviamente, inizio a cercare su internet, in spagnolo, penso “Più alla fonte di così, dove la trovo una ricetta?”.
Ne trovo una, molto simile a quella che avevamo provato, mi servivano appunto quantità, tempi di cottura e spezie.

Nel frattempo ci siamo imbarcati in una nuova impresa culinaria qui alla Tana, ovvero dar fondo alle scorte alimentari di frigo, freezer e dispensa, cucinando il cucinabile senza andare a fare grosse spese (salvo cose come frutta e verdura fresca, che ovviamente non si conservano per sempre).
Un’ispezione rapida del freezer porta alla luce due confezioni sottovuoto di salsiccia calabrese.
Cioè carne di maiale persa dentro a semi di finocchio, pepe, peperoncino e affumicato.

Mi s’accende la lampadina: invece di andare a comperare il macinato misto o il macinato di manzo, posso usare le salsicce, tolgo la pelle e via, non devo neanche stare ad aggiungere troppe spezie che tanto la carne è già speziata di suo.

Poi decido di completare l’opera, chiedo a mia mamma come faceva quella salsina bianca per le sere messicane.
E ieri sera tiro fuori la cena più goduriosa che ho fatto negli ultimi tempi. Non fosse stata per una questione di capienza fisica probabilmente starei ancora masticando.

Comunque, bando alle ciance, proverò a darvi delle quantità ad occhio, perché non ho pesato né misurato niente. Ecco cos’abbiamo usato ieri:

1 spicchio d’aglio
1 cipolla rossa
4 salsicce calabresi (saranno stati quattro etti? boh)
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 barattolo di fagioli rossi già cotti
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
1/2 bottiglia di passata di pomodoro (anch’essa dritta dritta dalle derrate alimentari estive, ex Calabria)
sale, pepe, semi di cumino, paprika, origano
olio evo qb

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In una padella moooolto larga e moooolto capiente (è una specie di incrocio fra un wok e un saltapasta e una padella, boh, insomma, GROSSA) versate tanto olio, ohi, non è una ricetta light, saran stati almeno almeno cinque cucchiai.
Spremete l’aglio nell’olio caldo (noi abbiamo lo schiaccino, in mancanza, tritatelo finefinefinefine, poi se vi piace potete metterne due o tre, o se non vi piace lo soffriggete intero con la buccia e lo togliete prima delle cipolle così resta più leggero, fate vobis).
Quando s’è dorato aggiungete la cipolla tritata (ah quante lacrime) e fate soffriggere per bene (abbiamo sempre tenuto il fuoco a fiamma media o medio alta).
Quando anche la cipolla è bella appassita aggiungete le salsicce, noi le avevamo spezzate grossolanamente e poi sgranate mentre cuocevano, potreste aiutarvi spezzandole meglio prima di metterle in padella.
Le abbiamo fatte rosolare un po’, che doveva prendere un bel color bronzé 😛
A questo punto aggiungete i peperoni dadolati e fate stufare un pochino.
Poi è  il momento del concentrato di pomodoro e, appena mischiato bene, di tutto il resto: la passata (che sarà stata forse l’equivalente di un barattolo?), i fagioli (scolati e sciacquati), le spezie e l’aggiustatina di sale. Qui va a piacere.
Fate ridurre l’acqua della passata di pomodoro finché fondamentalmente non ottenete un mega trito di roba, con un po’ di sughino denso denso.

Scaldate le tortillas secondo le istruzioni della confezione (le nostre son state un minutino in forno caldo), spalmate di salsine, arrotolate, mordete, insozzatevi fino ai gomiti e usate imprecazioni di gioia e di gusto.

Dont uorri, ecco anche le salsine.

Salsa verde
1 avocado ben maturo
succo di limone
sale e pepe

Schiacciate la polpa dell’avocado fino ad avere un composto abbastanza omogeneo, versate una spruzzata di limone (per non far annerire), aggiustate di sale e pepe, mischiate. Voilà

Salsa bianca
Yogurt greco e philadelphia (ma anche una sottomarca o una robiola o un formaggio fresco spalmabile qualunque andranno benissimo) in parti uguali, ben mescolati insieme.

Mioddio m’è venuta fame.

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3 pensieri su “Toccare il cielo con un Burrito (ricetta del Chili con Carne)

    1. Euforilla Autore dell'articolo

      Puoi sempre usare yogurt e formaggio “light”
      Le salsicce light invece credo non le abbiano ancora inventate… però magari col macinato misto di manzo resti più sul lato del “sano” e meno su quello del “junk food” 😛

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