Abito Chtulhu: tutorial

Questo simpatico abitino l’ho fatto l’anno scorso… poi ho perso le foto del “procedimento” (cioè, LA foto, ma vabbeh), finalmente l’ho ritrovata.
Era dov’è sempre stata.
Nella memoria del cellulare…

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Comunque.
Agli swap spesso si trova roba interessante. Come questo vestitino di lino, color petrolio.
Mica male, aveva giusto bisogno di una botta di vita.

Avevo visto da poco un’immagine di un bellissimo abito steampunk, grigio, con degli enormi ingranaggi neri dipinti/ricamati sulla gonna.
Siccome non sono donna da copiare senza un minimo d’inventiva e siccome blu fa più creature abissali che ingranaggi, scegliere di dipingere dei tentacoli non è stato difficile.

In più avevo giusto quattro simpatici bottoncini che sarebbero stati molto meglio di quei due cosi gigantici.

Quindi il tutorial è tutto qui.

Vi servono:

un abitino da dipingere
dei bottoni se volete aggiungere/sostituire (e relativi ago e filo)
del gesso da sarto
pittura per stoffa
pennello
ferro da stiro

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Come potete notare dalla foto, che mi sono ricordata di fare ormai a metà dell’opera, ho staccato le tasche (semplicemente con un taglia asole/scucirino), ho disegnato a mano libera dei tentacoli.
Non è difficile, davvero, basta iniziare con una linea vagamente ondulata che finisce in un ricciolo a spirale.
Poi, ripartendo dalla punta della spirale, tracciate una seconda linea vagamente ondulata, che parte stretta stretta dalla punta della spirale e si allarga fin verso la “base” del tentacolo.
E queste sono le vostre linee guida.

Per dipingere iniziate dalle ventose, col retro del pennello farete dei cerchietti più precisi, più piccoli verso la punta, più larghi verso il fondo.
Così potete pian piano decidere dove metterli, come girano i tentacoli (e se sbagliate potete passarci sopra poi con altra pittura).
Dopodiché riempite i tentacoli.
Lasciate asciugare.
Stirate.

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Poi, con rischi indicibili e traversie innumerevoli (dato che la macchina fotografica vi muore proprio la mattina della foto) mettetevi a fare del “selfie yoga” per trovare un’angolazione plausibile per farvi un autoscatto col cellulare. (No le foto allo specchio non mi piacciono, ok? :P)

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Le scarpe con la spiralina sono un di più, i capelli tentacolosi basta farli dormendo con la treccia e non pettinandovi prima di aver fatto la foto.
E poi per una botta in più di steampunk basta aggiungere un casino di anelli sulle mani. Possibilmente con un polpo in uno.

E poi andare in giro urlando “RELEASE THE KRAKEN!” o, a scelta “Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn” (ma a me riesce meglio la pronuncia del primo).

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