I Ruggenti Anni Venti

Post da leggersi con colonna sonora:
Gli anni venti?

Ma dico, vogliamo mettere il cinema, il futurismo, l’esotismo, l’art nouveau, l’art déco, Picasso, Mucha, Chaplin, Murnau, la Woolf, Emingway, Dalì, Lovecraft, il jazz, il charleston… E i primi movimenti di emancipazione femminile: le flapper non volevano più stare in casa a far la calza, allora si tagliano i capelli, si truccano come nei film, in modo pesante, si mettono abiti androgini, fumano, bevono e vanno a ballare.
E poi si battono per darci diritto al voto.

Arrivano le prime dive del cinema, avvolte in fili di perle, boa di piume, nuvole di profumo, paillettes, frange, veli, e chi più ne ha più ne metta. O vestite da odalische e ballerine orientali, visto appunto il gusto per l’esotico e le culture lontane (ok, anche il colonialismo, ma sorvoliamo).
Col caratteristico occhio enorme (truccato dagli angoli interni di occhio e sopracciglia, arcuatissime, all’angolo esterno dell’occhio, in una specie di triangolo), la boccuccia a cuore (rimpicciolita apposta) e i pomelli ben tondi delle guance per un viso sempre più tondo. E le unghie, dipinte solo sul dito, lasciando una mezzaluna all’attaccatura e una mezzaluna sulla parte cresciuta.

Non si può negare che culturalmente sia stato un periodo più che florido, certo, dobbiamo saltare a piedi pari la parte politica (ma una parentesi politica del genere non piace in nessuna epoca, dico bene?) e s’è concluso col botto della borsa che è crollata…
Ma a me piace guardare al lato positivo delle cose, quindi, pur non dimenticando quel che è stato, qui e adesso voglio pensare allo stile, al segno lasciato dagli anni venti, e uno stile -come avrete capito- deriva dalla cultura e dalla società di un periodo 😉

Potrei stare ore a discutere di letteratura, cinema, musica, mi piacerebbe anche, ma non voglio fare un post kilometrico e non voglio dirvi cose trite e ritrite che si possono trovare cercando su google.
E in fondo siamo qui per parlare di stile, di come prendere ispirazione (e come si fa a non rimanere ispirati da siffatto fervore?) e incorporare elementi nel proprio abbigliamento.

Confesso che per me è il più difficile da incorporare, il trucco è pesante, le frange sono vistose.
Ma ho una discreta collezione di fili di perle e scarpe basse… che ne dite allora di onde nei capelli, orecchini con le piume e abitini tagliati dritti in stoffe leggere e svolazzanti?

Quali sono i vostri stili preferiti? Consigli?
Io intanto vado a vedermi Metropolis. 

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