21gg n°2 – Antiprocrastinazione

E’ da quest’estate che ci lavoro, perché una volta che ho scoperto che il mio problema non era la pigrizia (anzi, quando mi metto a far qualcosa mi ci impegno fino in fondo e sono pure perfezionista) bensì la procrastinazione, ho deciso che le cose dovevano cambiare.

E così, liste alla mano, ho iniziato a depennare punti su punti, a volte non finivo tutto, ma non importava, mi era finalmente chiaro che non potevo sempre fare “tutto e subito”.

Sarò generosa e condividerò con voi la scoperta dell’acqua calda. Sono punti che sentite spesso in giro, io posso dire di esserci arrivata da sola e poi aver trovato conferma su altri siti e blog, ma soprattutto, se anche li avessi letti anni fa, non li avrei compresi fino in fondo.
Così vi consiglio vivamente, se la cosa vi interessa, di mettervi all’opera e trovare quelli che sono i vostri di punti fondamentali per “fare le cose”.

1) Non potete passare da procrastinatore impenitente a non-procrastinatore da un giorno all’altro. Se oggi non finite tutto non importa, fate una cosa per volta.
Durante il “periodo tesi” avevo un postit sul muro, di fronte al pc, con scritto “Come si mangia un elefante? Un morso per volta”, diventato poi nel mio gergo personalissimo “Un elefantino per volta”, vi presto il mantra, ok?

2) Se avete una memoria di ferro buon per voi, ma le liste aiutano ad avere un riferimento visivo su quanta roba dovete fare e quanta ne avete già fatta.
All’inizio io dovevo scrivermi ogni singolo passo per scongiurare la procrastinazione: “riordinare camera” era decisamente troppo tutto insieme, allora diventava “rifare il letto”, “sistemare la scrivania”, “piegare i vestiti” (sempre questi sono… XD). Il classico dividere un obiettivo in piccoli punti 😉

3) Lo so che non ne avete voglia, che piuttosto che riordinare la scrivania preferireste prendere una pedata sul ginocchio, MA provate a pensare a che casino ci sarà su quella scrivania domani, e quanto ancora più in basso sarà scesa la voglia di sistemarla, sarà sempre più difficile. Forse è il caso di mettere via ora quattro libri e tre penne, invece che domani dieci libri, quattro fogli, tre penne e due cd, o no?
Oppure, se il rinforzo negativo vi è ormai venuto in odio, provate col rinforzo positivo: pensate a quanto ci si sente bene quando le cose sono fatte e non incombono più su di voi. Vi ricordate come si dormiva bene le sere in cui sapevate di aver fatto bene tutti i compiti?

4) Ok, siete stati bravi, avete sistemato quell’incasinatissima scrivania, il senso di appagamento però a volte non basta, perché magari è stata davvero una sudata allucinante.
Avete vinto un premio! Eh sì! Merendina? Un giro all’aria aperta? Un capitolo del libro che avete dovuto piantare in asso per riordinare? Una partitina su internet? quello che volete.
Purché non vi porti via il resto del tempo 😉

5) Questa mi è stata utilissima ed è quella che rientra in una delle sfide dei 21 giorni che però non durano 21 giorni, ho provato la “Pomodoro technique”, ho scaricato – gratuitamente, basta andare sul sito – Focus Booster per desktop (non ho l’iPhone e non mi interessa, e comunque si può fare anche con un timer da cucina). E funziona! Vi dà 25 minuti per completare qualcosa da fare, poi 5 minuti di pausa, per tre volte, alla terza avete diritto a mezz’ora di pausa, in fondo avete lavorato seriamente per un’ora e mezza, senza distrazione alcuna.
Non avete idea di quanta roba viene fatta in 25 minuti. Così da queste “scadenze” brevi potete abituarvi e passare a scadenze di più ampio respiro, per esempio “entro domani scrivere questo” o “entro la settimana cucire quello”.

6) Informazione gratuita: pare che le mucche che ascoltano Mozart producano più latte. Perché loro sì e noi no?? Sempre in periodo tesi usavo altri due strumentini fantastici che mi aiutavano a non distrarmi eccessivamente e a mantenere un animo calmo.
Rainymood, un loop di mezz’ora di rumori di pioggia, e una qualsiasi radio online di musica classica, la mia preferita era una che non aveva assolutamente interruzioni fra un pezzo e l’altro.
Alternativamente c’è anche Stereomood, che sceglie per voi una playlist a seconda del lavoro che dovete fare, se proprio la musica classica non vi piace (ma la mia tesi aveva a che fare anche con Opera, Wagner, teatri e compagnia bella, mi sembrava appropriato!)

7) Qui ci si divide, c’è chi dice di iniziare dal compito più grosso e più spaventoso e chi dice di liberarsi subito delle piccole incombenze. Questo sta a gusto personale o al tipo di incombenze che vi trovate davanti. In ogni caso è sempre vero questo: se siete in ansia per qualcosa, iniziate a darvi da fare, la vostra testa sarà troppo occupata a produrre per aver spazio per l’ansia.
E non dite che non è vero, chi sotto esame non s’è ritrovato curvo sul libro almeno almeno per smettere di avere la tremarella???
Mi si conceda un post scriptum su “fai ciò che più ti spaventa”… vero, verissimo, perché spesso, anzi, quasi sempre, ci si ritrova ad affrontare uno spauracchio invece di un mostro, e vale soprattutto per le “grandi cose”… che però noi abbiamo già imparato a frammentare in piccole cose quotidiane e affrontabili 😉

8) Ultima cosa: oltre a fare qualcosa per 21 giorni filati per iniziare a crearvi una nuova abitudine sappiate anche questo: basta un minuto per disfarsi di un impulso.
L’ho imparato dal mitico manuale di canto prestatomi dal mio mitico insegnante, fondamentalmente funziona così: se sentite l’impulso di fare qualcosa che sapete che non va tanto bene (mangiare altro cioccolato, svaccarvi sul divano a cazzeggiare, guardare la tv invece di riordinare) aspettate solo un minuto, poi se ancora vorrete darvi al cioccolato fate pure, ma almeno così facendo saranno scelte consapevoli e non mere risposte a istinti/stimoli.

Il prossimo passo sarà diventare una persona ordinata: chiudendo i cassetti, piegando i vestiti la sera e rimettendo a posto qualcosa appena dopo averla usata… che fatica!!!

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6 pensieri su “21gg n°2 – Antiprocrastinazione

  1. Marta

    Credo che sia la cosa più utile che abbia letto da un po' di tempo a questa parte! Io, procrastinatrice e disordinata per eccellenza, mi inchino e ringrazio (e ovviamente metterò in pratica ;))

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