Il nostro è stato un matrimonio con pochissimi elementi di fai da te.
Fosse stato per me avrei “fatto in casa” qualsiasi cosa… ma a un certo punto quando hai un evento interamente sponsorizzato, allo sponsor bisogna pur fare qualche concessione 😛
Ecco però su che cosa abbiamo fatto (quasi) da noi (a parte organizzare TUTTO U_U)
Foto
Ormai uno non si prende più neanche un caffé senza fargli una foto e condividerla su internet. Sapevamo che ogni invitato avrebbe avuto il cellulare carico.
Abbiamo semplicemente chiesto a un paio di cugini, dotati di macchine fotografiche serie, di portare le batterie cariche e la memoria vuota e di sentirsi liberi di fare tutte le foto che volevano.
Poi abbiamo raccolto tutte quelle fatte da tutti gli ospiti. Ci sono certi capolavori fatti con semplici cellulari che di “rimpianto” di non aver avuto un perfetto estraneo a farci mettere in posa ogni cinque secondi non c’è stata manco l’ombra!
(E no, non siamo nemmeno i tipi da andare a farci le foto romantiche col Ticino alle spalle)
Fiori
La cerimonia, in comune, sarebbe durata pochissimo, avremmo dovuto allestire e rimuovere tutto poco prima e poco dopo.
Perché lavorare mezz’ora per dieci minuti di cerimonia??? Perché spendere soldi per fiori che avranno una vita media di tre giorni, sempre per dieci minuti di cerimonia???
In una stanza piccola e a mio gusto già bellina di suo…
Il ristorante non parliamone: un agriturismo ricavato da un vecchio fienile, col soffitto a volte di mattoni a vista, un camino enorme pieno di piante, e poi fiori secchi, piante e attrezzi appesi qua e là in ogni dove… andavo ad aggiungere roba?
Così per i fiori ci siamo rivolti al Viridea, abbiamo preso due cestini di vimini (di quelli un po’ shabby come va adesso, in paglia dipinta color tortora e stoffa interna tinta écru), in ogni cestino abbiamo fatto mettere due belle piante di ortensie bianche, et voilà. Tavola decorata.
Le piante di ortensie ora sono nel giardino di mia mamma e nel giardino di mio cognato. Mi fa piacere sapere che le “mie” ortensie sono ancora vive. Mi sembra di buon auspicio e ogni volta è un bel ricordo.
Ci ho tenuto a specificare che siamo andati al Viridea (una catena di vivai) soprattutto per quanto riguarda il mio bouquet.
Ho voluto un mazzolino di mughetti. Perché mi piace il fiore, mi piace il profumo, a maggio sono di stagione e sono gli stessi fiori che aveva usato mia nonna.
Una fiorista qui vicino casa ci aveva prospettato un’epopea semi impossibile per recuperare i mughetti e costi abnormi… Al Viridea mi hanno solo chiesto “Quanti ne vuoi?”. Alla faccia di quelli che dicono che solo i fioristi sanno essere professionali e le grandi catene lavorano male. Tzè!
Centrotavola
Centritavola? Centritavoli? Com’è il plurale di centrotavola?
Oh, beh.
Qui Ikea Santa Subito ha fatto tutto il lavoro: reparto “fiori”, sottovaso quadrato in ceramica bianca, sassolini decorativi, candele a cilindro in varie tonalità di bianco e verde. Tre per piatto.
Assemblati il giorno prima del matrimonio… Mi hanno fatto molti complimenti e credo fossero sinceri perché tanti se li sono portati a casa ^_^ (meno male, che me ne facevo di quattordici piatti di sassi e candele???)
(Ah, abbiamo fatto anche i menu, comperato il cartoncino, fatto il file su word e stampati in casa, niente di che 😉 )
Segnaposti e Tableau Mariage
Il nostro matrimonio non aveva un “tema”, detto fuori dai denti non ce ne poteva fregà de meno del “tema”. Però a un certo punto i tavoli li devi distinguere uno dall’altro, devi dare modo alla gente di sapere dove sedersi.
Siccome a quanto pare fare il gioco delle sedie (quello dove quando si ferma la musica tutti si devono sedere sulla sedia più vicina e chi rimane senza esce dal gioco) non va bene per un matrimonio (uffa), ci siamo messi di buzzo buono e abbiamo diviso amici e parenti.
Fra l’altro ci è andata benissimo perché i tavoli si sono praticamente fatti da sé.
Epperò… i numeri non mi sconfinferavano tanto (forse ero ancora in overdose da numerini di lana fatti per il matrimonio di mio fratello). Allora abbiamo deciso di dare i nomi delle serie TV (ok, è andata così: sono uscita con Marta e Valentina, metto i nomi perché così si sentono ringraziate pubblicamente :P, e mi hanno detto “Perché non usate i nomi delle serie tv?” “Ehi! … è un’idea geniale!” e così abbiamo fatto).
Ne guardiamo un sacco, è il nostro rito quotidiano e ci divertiamo spesso a consigliarle in giro o a pensare a chi, fra amici e parenti, potrebbe apprezzare questa o quella puntata.
Poi è stata solo questione di scaricare le immagini ufficiali, giocare con photoshop e stampare su carta fotografica.
Per il “tableau”, visto che tanto il tutto era molto “basso profilo” e bucolico, non mi sono fatta il minimo problema a riutilizzare le due bacheche Ikea (Santa Subito) di sughero a cui attaccare le “foto” delle serie+nomi dei tavoli con delle puntine.
Appese con un nastro verde alla porta d’ingresso dell’agriturismo, et voilà, fatto pure quello!
Riso
Ecco, questa l’ho presa dai miei genitori.
Nel senso: per anni mi sono sentita raccontare che loro, al loro matrimonio, non avevano voluto il lancio del riso, l’hanno sempre visto come uno spreco di cibo. E sono d’accordo.
In più il comune ci ha facilitato: non si può imbrattare il suolo del comune quindi niente riso, niente coriandoli, niente petali, niente di niente.
Io adoro le bolle di sapone. Ho chiesto che, se proprio gli ospiti volevano fare qualcosa all’uscita, soffiassero bolle di sapone. Ma non avete idea di che bello che è stato, anzi, ce l’avrete, fotò!
Trucco e parrucco
Mi sono truccata da sola. Diciamocelo, per fare quell’effetto “ho su pochissimo trucco”, per come la vedo io, l’unico modo è usarne davvero poco. Poi odio il fondotinta, mi fa sentire sempre appiccicosa (e uso quello minerale ecobio e blablabla!). In più, dopo aver fatto da prestafaccia a una ragazza che faceva un corso da truccatrice, corso proprio sul trucco correttivo e da sposa, non importa quanto sia bravo il makeupartist gli strati di stucco si vedranno sempre e, soprattutto, ti chiederanno una cifra esorbitante per un trucco fra i più semplici di questo mondo.
Perché? Beh ma perché per far sembrare che sei truccata poco, usano poco trucco! (A meno che tu non voglia il contouring del secolo e lo smoky eyes, ma quello allora non è più il trucco effetto “mi sono svegliata così radiosa”).
I capelli? Li ho sciolti, non li sciolgo mai, e tanto stanno dritti anche se li pieghi con l’amido e il ferro da stiro. Perché svegliarmi alle sei per farmi pettinare alle sei e mezza per averli comunque dritti o far comunque cascare tutta l’impalcatura ancora prima del matrimonio (alle undici?). Fatemi dormire va, che è meglio che io arrivi riposata (altrimenti sì che ci sarebbero voluti i chili di stucco in faccia per nascondere le occhiaie!).
E sui capelli avevo un accrocchio di cui farò un tutorial accurato, quindi don’t uorri aspiranti cosplayer della cugina mora di Galadriel!
Musica
So di aver già fatto un post al riguardo, ma avevo voglia di puntualizzare che per entrare in comune ho usato “Forbidden Friendship” della colonna sonora di Dragon Trainer (dovevo piazzarci dei draghi nel mio matrimonio, eh!)… e se mi emozionava prima figuratevi quanto mi piace adesso 😛
(e poi vogliamo mettere che figata è concludere un post così?!)
Oddio, entrare su quella musica… Sarei morta di pianto! Ma hai piazzato li lo stereo? Comunque condivido quasi tutto!!!
Avevano già tutto l’impianto lì in comune, ho solo dovuto portare, il giorno prima, il cd con la traccia audio
Malanova pensavo che le candele fossero dell’azienda, spediscimene un pacco a spese mie 😀
ahahah “malanova” mi fa sempre ridere un sacco (anche se forse non dovrei), però sei arrivato un po’ tardino, i centrotavola (centritavola? centrotavoli? come diavolo sarà mai il plurale?) li ho finiti
Mi piacciono tutte le idee, a parer mio molto azzeccate per il tipo di matrimonio che avevate in mente
Ti ruberei l’idea delle serie TV per il tableau marriage se non fosse che… non avremo tavoli! XD
Sul trucco/parrucco seguirò proprio il tuo esempio, faccio tutto da sola (al limite la ragazza di mio fratello mi farà una treccia strana, se proprio…)
Anch’io non volevo tavoli!!!
Ma poi mi hanno fatto riflettere sul fatto che la mia ottantenne nonnina avrebbe gradito potersi sedere tranquilla con qualcuno di sua conoscenza… argomento vincente XD
Ci sta la treccia strana, mi piacciono le trecce strane!
Più che altro sono del parere che “una sposa” debba fare quello che si sente: io a farmi truccare e pettinare non mi sarei sentita me stessa e nemmeno a mio agio, altre invece ci tengono e si piacciono e allora fanno benissimo
E comunque le bolle di sapone le voglio.
E comunque no, non mi sto per sposare.
Le vorrei, ecco
Più bolle di sapone per tutti!!! 😀