Un approfondimento

“Prima di autodiagnosticarti depresso o con scarsa autostima, assicurati di non essere, a tutti gli effetti, semplicemente circondato da stronzi”.

Avevo già usato quest’immagine quasi due mesi fa, qui, e m’è rimasta in testa da allora.

Parliamone, vi prego parliamone, perché io sono il tipo che si fa sempre milioni di domande e solo alla finea mi si insinua il dubbio che per una volta la colpa potrebbe non essere al 100% tutta mia.

Anzi, lo ero.
Una grande lezione di vita imparata negli ultimi anni è che, quando qualcosa va male, quando qualcosa rode, è come insegna giustamente Jung: se qualcosa negli altri ci dà fastidio chiediamoci se non sia qualche caratteristica nostra che non ci piace in noi stessi o che invece vorremmo avere.
Con buona pace di Carl Gustav, spesso ci si dimentica di aggiungere la conclusione a questa frase: una volta che ti sei chiesto se non sia una tua proiezione e la risposta è stata “no”, allora vai tranquillo, il problema non sei (solo) tu.

La cosa ancora migliore da imparare, in questi casi, è che delle volte, quando vi ritrovate circondati da stronzi, è impossibile far cambiare la situazione. Semplicemente perché nessuno si renderà mai conto né ammetterà mai di essere suddetto stronzo.

Però voi potete imparare a osservare bene, a riconoscerli da lontano (magari anche prima che vi diano fastidio) ed evitarli. Come? Beh, si schiaccia il giusto pulsantino e li si guarda come saltano.
Avete presente quando, alla menzione di qualcosa, le persone reagiscono a sproposito? Ecco, lì sapete di aver fatto centro, di averci preso, di aver toccato il tasto scoperto… insomma, ditelo come volete, avete trovato uno stronzo e l’argomento su cui più è sensibile.
Sappiate che non ve ne andrete mai con un “Ho ragione io” (come detto prima, non ammetteranno mai di essere stronzi), ma il premio di consolazione è l’averci visto giusto, sapere quale tasto suonare per farli saltare sempre come il Pirata Pop-pop 😉

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5 pensieri su “Un approfondimento

  1. yliharma

    mi ricorda esattamente la regola fondamentale per mantenere la sanità mentale nel mio lavoro di programmatore web (regola imparata a caro prezzo e dopo anni di inca…ture): quando mi segnalano un “bug” per prima cosa vado a controllare che i dati non siano sballati (gli altri), poi controllo se qualcun’altro ha fatto di recente delle modifiche al codice (ancora gli altri) e solo alla fine ricontrollo il mio lavoro… 😀
    oh: funziona eh??!! ora devo solo lavorare sulla scoperta del punto debole dei rompiscatole e ho risolto tutto!

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