Parigi in un giorno e mezzo

Aaahhh… Casa…
Che dopo una sveglia antelucana, l’utilizzo di (quasi) ogni mezzo di locomozione inventato dall’uomo per ritornare a casa (un totale di una metropolitana, due treni, una navetta, un aereo, due macchine, due autobus, un pezzo a piedi), il simpatico posto fra l’ala dell’aereo e un bambino ancor più molesto, insomma, dopo tutto sto po’ po’ di viaggio uno è anche contento di arrivare, sfrucullare il gatto e buttarsi in ammollo nella vasca.

Quello è il sole, non un effetto di Instagram!

Così uno si illude di fregarsene di essere rimasto a Parigi giusto il tempo di un pain au chocolat (ma quanti! ma che buoni!).
Comunque, per sfruttare al massimo tutto il tempo che avevamo il sabato pomeriggio (ovvero appena arrivate) siamo andate a farci un giro sul bateau mouche, Parigi vista dalla Senna è proprio carina (oddio… ditemi un’angolazione da cui non è una bella città!), e abbiamo beccato pure un gran bel tramonto.

Cena nel quartiere latino, un po’ di vita per il sabato sera insomma, e dopo cena passeggiata a veder Notre Dame e l’Hotel de Ville.

Prima e dopo, senza nessuna fatica!

La domenica mattina Montmartre: foto ricordo davanti al Moulin Rouge, poi il cimitero, la scarpinata, il chocolat chaud e il pain au chocolat in un bistrot tanto carino, gli artisti di strada, Sacre Coeur, millemila scalini, un giro sul carosello, un po’ di bagno di folla, pranzo alla Creperie Broceliande che vi straconsiglio.

Sidro e galette “parisienne” (con pozzanghera di burro in basso a sinistra, bbbòòòno!)

Il pomeriggio Jardins dès Tuileries, Place de la Concorde, Louvre visto almeno da dentro (no, non le esposizioni, solo dentro la piramidona… e un pochino di shopping…), Invalides e poi di nuovo in albergo per una doccia, per prender fiato e di nuovo fuori, zona Odéon e poi a piedi lungo la Senna di nuovo al quartiere latino (c’era un ristorantino che avevamo adocchiato).

Acquisto di beret in gruppo, tanto per avere un souvenir stupidino e la dormita più secca che ricordi da un po’ di tempo a questa parte.

Tchao Paris, à tout à l’heure!

 

PS

Uiiii!!! Ventisette anni e non sentirli!!!

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