Nail art per negati (ovvero le basi della manicure)

Ho deciso di partire dalle unghie, un po’ perché l’argomento è più ridotto (stavo per scrivere semplice, ma non ne sono poi così sicura) anche perché i prodotti per le unghie alla fine sono quelli: smalti, solventi e al massimo qualche crema specifica. Più qualche attrezzino del mestiere.

Ma andiamo con calma.

Come già detto nel post d’apertura spesso e volentieri è più una questione di termini specifici, che rendono l’argomento ammantato di mistero, un linguaggio per soli iniziati… o semplicemente un modo per fare i fighetti.
Ma non abbiate paura mie donzelle dall’ungula triste, c’è la vostra Euforilla qui per voi!

Andiamo con un po’ di lessico:

letto ungueale: oddio, se volete veramente sapere queste cose noiose e tecniche c’è sempre wikipedia
cuticola/e: parte di pelle liminale fra la carne del dito e l’unghia
pepite: il termine che mia nonna usava per indicare le pellicine attorno all’unghia (sono altamente scientifica eh?)
base coat (ˈbeɪs ˈkoʊt): primo strato di smalto, in genere dal colore neutro o trasparente. Serve a rendere l’unghia liscia, far aggrappare meglio il colore e protegge l’unghia dalle macchie dei pigmenti di certi smalti (soprattutto blu e verdi). Bonus se si scelgono basi con “proprietà aggiunte” (per esempio rinforzanti, rimineralizzanti eccetera oppure una base non aggressiva -dato che proprio “verdi” o “ecobio” non ce ne sono- come altri smalti, su questo scriverò più in là)
smalto/lacca per unghie – nail polish – vernis à ongles: se devo spiegarvi anche questo stiam messi male eh! Comunque, smalto adatto alle unghie, dalle diverse tonalità, coprenze e finiture. Si disquisice un sacco sulle marche e sui vari tipi di smalti, a ognuno il suo.
top coat (ˈtɑp ˈkoʊt): ultimo strato di smalto, genericamente trasparente, a rapida asciugatura e molto molto lucido (a meno che non vogliate un effetto matte o rock, ma ci arriviamo, ci arriviamo). Serve a proteggere la durata del colore messo.
french manicure: non so perché sia francese ma funziona così: si dipinge l’unghia “viva” di un color carne, mentre la parte già cresciuta d’unghia viene dipinta di bianco (per farlo in modo preciso si usano piccole guide adesive, tipo stencil insomma!). Ultimamente si vedono anche variazioni colorate sul genere.

Tipo così… non è geniale??? *_*

Per entrare un po’ più nello specifico, vi lascio un po’ di lessico sui tipi di finiture/effetti dei vari smalti:

finitura lacca: il tipo più classico di smalto, un solo colore, lucido. Alcuni lo chiamano “cream”.
finitura glitter: in genere brillantini più o meno fini sospesi in uno smalto trasparente, a volte sospesi in uno smalto colorato in tinta con suddetti glitter (è un bastardo da togliere, ma ci arriveremo)

Kiko 157, fuori produzione. Essence glitter topper 03 Clyde. (Latte e menta opzionale)

finitura satin/perlata/shimmer: credo che il termine “perlato” renda l’idea a sufficienza, ad ogni modo è quel colore che al suo interno sembra avere dei microscopici puntolini dello stesso colore che però riflettono la luce in modo più morbido rispetto alla finitura lucida classica
finitura matte/opaca: trovata abbastanza recente nella storia degli smalti, alcuni nascono proprio opachi per il resto esistono top coat che rendono matte qualsiasi colore indossiate al di sotto (come la french manicure nera nella foto sopra o nella mia foto qui sotto)

Essence 39 Lime up!, Essence tip painter bianco, Essence Special Effect Top Coat Soft Touch

finitura rock coat/craquelé: una volta asciutto che “spacca” lo smalto, facendo così trasparire un altro colore al di sotto (per esempio: ho una base gialla, passo una mano di nero rock coat, il quale si spacca e fa intravedere le crepe gialle fra i pezzi neri). Ci sono topcoat trasparenti che rendono l’effetto su qualsiasi colore

finitura duochrome: come dice la parola, finitura dal doppio colore, ovvero uno smalto che, in una data angolazione, è di un colore e sotto un’altra angolazione è di un colore completamente opposto.

Ancora un po’ di lessico, qui andiamo sul divertente, sono i vari tipi di “nail art” vera e propria, ma testati per voi dalla sottoscritta (il che li rende a prova d’idiota):
nail art: termine generico per qualsiasi decorazione delle unghie che esula dall’applicazione classica di smalto, come per esempio i pois di prima o tutte le altre foto in questo post effettivamente…

Urban Decay Fame, sticker di Essence, Kiko Shiny Topcoat

accent nail: possiamo tradurlo con “unghia accentuata”, si dipingono quattro dita di una mano con uno stesso colore e il quinto di un colore complementare/contrastante/glitterato

Sephora L32 Prom Night, Sephora 68 Diving in malaysia (in foto si vede poco ma è un duochrome oro antico/ottanio, dupe perfetto del Peridot di Chanel)

gradient nails: unghie a gradiente, ogni dito porta una sfumatura diversa di uno stesso colore, dal chiaro allo scuro

Dal pollice al mignolo: Layla Ceramic Effect 10, Kiko 343 Verde primavera, Kiko 296 Verde prato, Kiko 297 Verde acido, Essence 39 Lime up!

ombre nails: unghie ombreggiate/sfumate, sfumatura di diversi colori applicata su ogni unghia

Infine ci sono un sacco di ammennicoli che si possono applicare alle unghie: sticker, brillantini tridimensionali e relativa colla, tattoo, stencil, attrezzini per creare pois, magneti da usare con smalti magnetici per creare effetti ottici.

Immancabili, ovviamente, sono forbicine, bastoncino spingi-cuticole, limetta, crema. Ma sulla base delle basi scriverò per la prossima volta :)

PS
Portate pazienza, le mie foto non sono professional, anche perché le ho scattate nel tempo, ogni volta che avevo le unghie dipinte in modi che mi piacevano e mi dicevo “Perché no, facciamogli una foto!”, ho cercato su internet solo quelle foto di quei “look” per unghie che non ho mai provato in prima persona: la french manicure classica non mi ispira, potrei fare un tentativo con quella colorata, il rock coat non mi piace proprio e l’ombre nail mi ispira, magari proverò!

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