Come fare uno swap party fra amiche

Sabato scorso (dopo aver partecipato al Cosplay Flash Mob di Pavia ^_^) ho organizzato uno swap party* qui alla Tana.

Se cercate su google trovate tantissimi siti che vi dicono le regole base di uno swap party, io vi racconterò come lo facciamo noi!

I miei non sono altrettanto “glam”, ma sono divertenti U_U

1) mandare un’email a tutte le amiche, proponendo una data e un +1, ovvero di estendere l’invito ad altre amiche potenzialmente interessate
2) stabilita la data (in genere la cosa più difficile da fare) si stabilisce un orario (noi abbiamo optato per un sabato sera dopo cena)
3) nel frattempo ognuna si organizza con gli oggetti da portare (da noi si accettano abiti, calzature, accessori come borse, sciarpe, cinture e bigiotteria, cosmetici e attrezzature come phon, piastre e compagnia)
4) la sera predestinata in genere qualcuna si presenta sempre con un sacchetto di biscotti, una bottiglia di martini o una confezione di gelato (immancabili generi di conforto!)
5) avendo spazio ridotto facciamo così: ognuna di noi inizia a tirar fuori, tipo prestigiatore col coniglio nel cilindro, le varie cose dai sacchetti
6) per quanto riguarda i trucchi invece si mette tutto sul tappeto e si ruspa
7) alla fine gli oggetti non scambiati tornano alle proprietarie che sono libere di riproporli al prossimo swap o di donarli in beneficenza
8) Inoltre da noi non c’è limite di oggetti (puoi portarne 100 e portartene a casa 10 o viceversa) né restrizioni relative al “valore” degli oggetti (posso scambiare una borsa di Chanel con una spilletta fatta a mano, non è un baratto!)

Tanti “tutorial” su come si organizza uno swap party consigliano anche un sottofondo musicale. Vi assicuro che una stanza di nove donne non ha bisogno di nessunissimo sottofondo, non lo sentiremmo e darebbe fastidio alle nostre chiacchiere!!!

Però vi dirò qual è la cosa più bella di tutte, più del trovare cose carine e averle praticamente in regalo, più di ridersi dietro per certi reperti improbabili, più dello starsene in giro pressoché in mutande, più di far girare l’orologio oltre la mezzanotte**, più di vedere la tua maglietta preferita (che purtroppo non ti entra più) o quel vestitino bellissimo che hai preso ma non hai mai messo andare in adozione a una tua amica, più di stare una sera spensierate fra donne… è essere lì a incoraggiarsi l’un l’altra (lo so, ho sempre queste derive sentimental-popolari alla fine dei miei post, abbiate pazienza, troppe fiabe di La Fontaine quand’ero piccola… ma quegli acquerelli erano troppo belli! Va beh, divago) sedute tutte in cerchio a dirsi “Provalo tu questo! È troppo tuo!” oppure “Questo colore per te va benissimo, dai tienilo tu” o ancora “Ma guarda come stai bene, dai, prendilo tu!” e anche “Nooo! Non ci credo! Entro in uno dei tuoi vestiti? Yeah!”

Menzione d’onore va ai balletti di gioia spontanei. Fidatevi.
E comunque assomigliano a cose così:

Questo è stato il secondo che ho organizzato, probabilmente il prossimo sarà al prossimo cambio di stagione.
Si prospettano camino acceso e tazze di cioccolata calda con panna. O magari biscotti alla cannella. O irish coffee per tutte. O tutto quanto!

*Swap party (ˈswɑp ˈpɑrtiː) dicesi di ritrovo di persone che portano oggetti di vario genere (di solito abiti, calzature e accessori) per scambiarli fra loro.

** È sorto il ragionevole dubbio di poter fare un pigiama-swap-party la prossima volta, tanto siamo andate per le lunghe! *_*
Oppure anche uno swap dei peggiori regali che riceveremo a Natale, ma questi sono soltanto i Grinch dentro di noi a parlare…

PS
Per chi si stesse sempre preoccupando per la salute fisica e mentale di Sa (ma grazie, ma come siete carini!) sappiate che s’è guardato bene dal restare in casa, optando per una serata con compari di band.

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