Gatto low cost

Ovvero come risparmiare qualche soldo quando si tratta di superfluo felino.

A leggere su internet sembra di dover mettere da parte un fondo fiduciario universitario anche per un gatto, fra giocattoli, tiragraffi e cuccette varie. Non sono un’esperta, ho Clothilde da solo un mese, ma qualche idea me la sono già fatta!

Certo, se volete il tiragraffi che sembra un castello stile Disney o una cuccia firmata Valentino state sbagliando post, ma, per come la vedo io, un tiragraffi è (se decide di usarlo) qualcosa destinato ad essere distrutto e la cuccetta è (se decide di non distruggerla) qualcosa che probabilmente non verrà mai usata.

Quindi i destini possibili sono solo due: distruzione, inutilizzazione. Perché allora spenderci dei soldi? (Neanche pochi, ho visto cuccette dai 30 euro in su e tiragraffi dai 20 euro in su…).
Per non parlare dei giocattoli!
Chiedendo ad amiche e amici gattari vari la risposta più comune è stata “Tanto giocano con quello che trovano: cordini, elastici per capelli, pantofole, tappi di sughero, palline di stagnola… caviglie…”, quindi anche qui, perché spenderci dei soldi? (Ok, confesso, ho buttato via ben 80 centesimi per due topini finti).

Ecco allora che ho fatto.

Cuccetta fatta in casa:
– pezze di stoffe pesanti, io ho usato campionari di tessuti d’arredamento
– pezzo di gommapiuma (ce l’avevo da quando avevamo fatto la cuccia per il cane… ma credo che anche usare avanzi di stoffe vada bene uguale)
– ago e filo
Direi che il procedimento è abbastanza chiaro, comunque: ho creato due riquadri patchwork, li ho uniti formando una specie di sacco, l’ho riempito d’imbottitura e l’ho cucito chiuso. Ta daaaan! All’inizio l’avevamo infilato in un riquadro dell’expedit, pensavamo l’avrebbe adorato (quale gatto non ama infilarsi nei mobili?) ora campeggia fuori dalla porta della camera da letto, la mattina la trovavamo appollaiata sul sasso fermaporta in corridoio, le ho messo il cuscino: WIN.

Tiragraffi fatto in casa (da quando l’ho piazzato davanti alla porta d’ingresso lo adora e quasi quasi risparmia il divano, pare che i gatti si facciano le unghie in luoghi di passaggio, per marcare il territorio, più di passaggio dell’ingresso c’è poco!):
– pezzi di cartone di uguali dimensioni
– colla vinilica
questo tutorial
Ho usato un tot di scatoloni avanzati dal trasloco, li ho tagliati a dimensione di una riga da disegno, incollati col vinavil uno sull’altro. Ooooh yeah.

Giocattoli vari fatti in casa (perché diciamocelo… mi ci sono divertita più io di quanto probabilmente ci si divertirà Clothilde ma non importa)
– scatola di cartone, forbici, nastro adesivo
– nastro da pacchi, tappo di sughero, bacchetta del cibo cinese d’asporto, colla a caldo. Eventualmente piume o altri nastrini o pezzetti di stoffa (quello che avete insomma)
Per la scatola il procedimento è semplicissimo: disegnate a matita una sagoma di gatto con le orecchie verso il fondo della scatola, una volta che vi piace ripassatela a pennarello e iniziate a ritagliarla (fate un buco al centro e dividete in spicchi, poi tagliate la base degli spicchi, oppure se siete bravi fate tutto col taglierino, occhio a non farvi male però!), poi aprite tre linguette e fissatele in modo che restino aperte. Chiudete l’ultima in modo che crei un’apertura quando terrete la scatola appoggiata con il buco-gatto tenuto dritto.

Per il finto canarino legate lo spago attorno al tappo, come quando si impacchetta un regalo. Doppi nodi belli stretti. Legate l’altro capo dello spago alla bacchetta, tenendo come impugnatura la parte più piccola, così non c’è rischio che il nodo si sfili. Con la colla a caldo incollate quello che volete ai lati piatti del tappo di sughero.

Voilà. Le piume sono state uccise in un paio di settimane, Riposino In Pace.

Per il resto, per rispondere alla domanda di ApeRegina: non costa molto mantenere un gatto, giusto ieri io e Clo siamo andate dal veterinario a fare finalmente una visita (sì, tardi forse, ma quando l’ho adottata mi hanno detto “Ha già fatto tutto, poi ti facciamo avere il libretto” e invece non aveva fatto nulla… se non un’operazione salvavita dopo essere stata investita da un’auto)
Visita, vaccino, analisi della cacchina, pulizia delle orecchie e taglio delle unghie: quaranta euro. Più che buono direi! Fra un mesetto il richiamo e poi un richiamo l’anno. Direi più che fattibile.

Per quanto riguarda la cassettina e la sabbietta: la cassetina l’ho trovata, chiusa, con filtri a carbone, a dieci euro al Viridea, vedo che spesso hanno di queste offerte, la sabbietta non costa molto e un sacco da 10 litri a me è durato un mese (però questa che stiamo usando ora non mi piace, non fa la palletta, quella che avevo prima era meglio, ed era carrefour discount, passatami dalla zia dato che la sua gatta ormai la fa in giardino).

Per il cibo un sacco da due chili di crocchini per ora c’è durato un mese, facendo un po’ i conti della serva (ovvero alla buona e per approssimazione) abbiamo calcolato che con 50 centesimi al giorno Clotilde mangia tanto e pure bene (fra l’altro: ciotolina riempita una volta al giorno e lei mangia quando ha fame, finché non li finisce non si riempie di nuovo).
Ah, giusto le ciotoline saranno costate 3 euro in totale fra quella dell’acqua e quella del cibo, in alluminio.

Ora di riempirla!

Non mi sembra ci sia altro :) Che dici Ape, è abbastanza low cost?

Articoli correlati

11 pensieri su “Gatto low cost

  1. Ape Regina

    Non ho capito nulla della scqtol, sarebbe la sua “cuccia”? E poi i croccantini ok, ma nin mangia le scatolette filetto di salmone norvegese e funghi porcini che costano piu’ di una cena all’ Hanami?

    1. Euforilla Autore dell'articolo

      No, la scatola è uno dei giochini che io ho voluto gattizzare un po’, se no uno scatolotto qualunque va benissimo!
      L’umido (le scatolette) se vuoi darglielo pare sia consigliato una volta la settimana… e anche lì si trovano scatolette buone dai 60 ai 90 cent l’una… :)

    2. yliharma

      per esperienza personale: quando hanno assaggiato l’umido poi è TUTTO FINITO…non c’è scampo, le crocchette diventano uno snack e rompono tutto il giorno per avere la scatoletta…sono anche capacissimi di fare lo sciopero della fame O.o
      quindi se hai intenzione di nutrirlo solo con le crocchette, niente umido ma tanta tanta acqua (mettono sete). il mio ormai è dipendente da scatoline (1 al giorno di quelle piccolissime), sa che intorno alle 18.30-19 gli viene data e quindi comincia a rompere intorno alle 17 XD

      1. Euforilla Autore dell'articolo

        Noi forse siamo stati un po’ bruschi, dopo i primi giorni a solo umido (quello avevamo in casa) siamo passati ai crocchini… e glieli abbiamo lasciati lì finché non li ha finiti, mangiati per disperazione credo… ma credo anche che Clothilde abbia in sé del gene da “gatto randagio”… si mangia anche i chicchi di riso crudi che mi son caduti cucinando, ruspa nel cartone per le croste della pizza, l’ho beccata a leccare la padella delle verdure… insomma… s’adatta! 😀

  2. Sheireen

    Questo post mi è stato davvero utilissimo.. io e il mio compagno abbiamo sempre voluto un gattino, e se la proprietaria della nuova casa consente magari concretizziamo.. ultimo dubbio che ho… se partiamo come facciamo? Mi hanno detto che il gatto si abitua alla casa e poi è difficile spostarlo, anche per poco tempo.. tu come farai?

    1. Euforilla Autore dell'articolo

      Allora, per la casa so due cose: 1) non esistono “leggi condominiali” che vietano i pelosi, c’è da vedere come volete accordarvi con la proprietaria di casa, 2) non ho idea per il fattore spostamenti… ma credo che il gatto alla fine si abitui a tutto, noi Clothilde l’abbiamo presa che aveva già cinque mesi, da una villetta con giardino dov’era abituata a entrare e uscire a piacimento, ora sta solo in appartamento, ma non mi sembra affatto che soffra (anzi, considerato che, quando poteva uscire, s’è fatta investire, forse stare in appartamento le fa bene 😛 adora il balcone e i davanzali, sta le ore a guardar fuori, per il resto tappini a tutto spiano!)

    1. Euforilla Autore dell'articolo

      Ma s’appallottola? O comunque assorbe bene la pipì? Perché questa che ho ora non s’appallottola, si sfarina e la puzza resta tipo latrina a cielo aperto (che poesia eh?)

Post Correlati